| ogni volta che ascolto "fiume sand creek", vedo le immagini sento le urla ed è come se fossi presente sul luogo del massacro, fin da quando ero piccolo. De Andrè l'ho conosciuto "tardi", purtroppo, come spesso mi accade per pigrizia, dopo la sua scomparsa. Non ho tanti elementi tecnici per poter parlare di lui, seguirei le solite (corrette) definizioni, cantautore, poeta, artista..... Quello che posso dire, in base alle sensazioni provate nell'ascoltare i suoi brani, è che De Andre arriva direttamente all'ascoltatore, saltando qualsiasi strada prefissata, distruggendo i luoghi comuni e rimettendo in discussione tutti i punti fermi. creando su ogni brano un confronto tra autore/ascoltatore. Ricordo le sensazioni contrastanti che provai nell'ascoltare il brano dedicato a Gesù, dove la sua morte naturale, in contrasto con ciò in cui credo, era descritta con tale poesia, con tale bellezza, il gilio, come simbolo di morte, che tutt'ora è uno dei suoi brani a me più cari.
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