IERI OGGI & DOMANI

Come cambiano, La stessa musica, interpreti diversi

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view post Posted on 24/12/2008, 11:01
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Potrebbe diventare un thread interessante e ripetitivo, in line a con altri della nostra piazza. La canzone che segue è un hit della soul music anni sessanta, che ebbe fortuna straordinaria prima nella versione originale di Arthur Conley, poi nelle moltissime cover che ne furono fatte. Io ho scelto di accompagnare al pezzo originale la versione del boss

Prima



Dopo

 
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view post Posted on 24/12/2008, 11:11
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Trafficante di sogni

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l'energia dal vivo del boss è impressionante
 
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view post Posted on 24/12/2008, 12:33
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Amanuense

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CITAZIONE (condor57 @ 24/12/2008, 11:11)
l'energia dal vivo del boss è impressionante

Un'altra cosa che ho scoperto.
Lo credevo solo un ottimo cantante e non anche uno showmen. :strettamani:
 
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view post Posted on 25/12/2008, 12:02
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Trafficante di sogni

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di questo capolavoro le versioni sono infinite

più o meno questo è l'originale



questa è la versione che adoro



oltre ai classici di Ella, Armstrong e Billie Holliday, ci sono addirittura versioni di Scarlett Johansson e di Leona Lewis.

Qui un'altra interpretazione non da poco:

 
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view post Posted on 25/12/2008, 18:59
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CITAZIONE (condor57 @ 25/12/2008, 12:02)
questa è la versione che adoro

E vorrei vedere il contrario, la Janis version è impressionante.

Vediamo allora un classico dei classici del rock'n roll, Johnny B. Goode, nella versione originale di Chuck Berry (beccatevi le protocubiste del 1958...)



E questo è Jimi Hendrix, solo dieci anni dopo...


 
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view post Posted on 25/12/2008, 21:53
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Amanuense

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Questo topic è veramente bellissimo.
In religioso silenzio sono in ascolto.
La chitarra di Jimi Hendrix è davvero diabolica. :strettamani:
Suonata con la bocca?????????? :blink: :wacko:

Propongo ora My funny Valentine. Che ne dite?
Qui in versione Keith Jarrett Trio:



Poi in versione Sarah Vaughan:



E ci possiamo scatenare poichè ne esistono infinite versioni.
Spero di aver fatto cosa gradita.
Se ne ho in mente io, figuratevi voi.

Purtroppo il mio palato (musicale) è sempre più esigente.
 
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Nick the Toll
view post Posted on 26/12/2008, 09:17




CITAZIONE (WebMichi @ 25/12/2008, 18:59)
CITAZIONE (condor57 @ 25/12/2008, 12:02)
questa è la versione che adoro

E vorrei vedere il contrario, la Janis version è impressionante.

Ragazzi, con tutto il bene che vi voglio, non condivido neanche lontanamente. La versione di Janis Joplin è irritante e indisponente, per come trasforma un capolavoro come quello in un blues di seconda categoria, eliminandone tutta l'originalità e la riconoscibilità. Poi, ok, Janis Joplin, quello che volete... ma Gershwin, quello vero, è una cosa diversa. Per mettere quella canzone nella giusta luce ci volevano questi due qui:

 
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view post Posted on 26/12/2008, 09:56
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Nick, il "blues" di seconda categoria o il "bluesaccio" è evidentemente una categoria del pensiero tolliano applicata ad alcuni grandi. Capitò con gli Stones, e adesso è il turno della povera Joplin. Io dico che quel pezzo è appassionante e, soprattutto, è alternativo, in un thread del genere, ad un altro che gli viene posto a paragone. Ora, io trovo che entrambe le versioni siano splendide, ma che la seconda mi coinvolga di più emotivamente. Se poi, a dirla tutta, usciamo dalla logioca dell'uno contro uno del singolo post e allarghiamo il tiro, quella che preferisco in assoluto non la trovo in giro per la rete (la fece Chet Baker) ma questa, ad esempio, è superiore alle due in discussione

 
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Nick the Toll
view post Posted on 26/12/2008, 11:11




Michi, quando tu ascolti la versione di Janis Joplin di "Summertime", stai ascoltando Janis Joplin che canta una canzone qualunque: al posto di "Summertime" andava bene qualsiasi altra cosa. Quella canzone ha delle caratteristiche tutte sue, in termini di pathos e di sentimento, che vengono abilitate da accorgimenti musicali precisi: bene, tutto questo nella versione di Janis Joplin va completamente perduto, e "Summertime" si trova ad essere omologata ad un repertorio più grezzo con tanti saluti all'intenzione originale dell'autore, che non era l'ultimo arrivato. E' questa, soprattutto, la cosa che trovo irritante.

E' ovvio che Miles ha fatto ben altro lavoro con "Porgy and Bess". Fermo restando che la versione di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong è certamente più vicina allo spirito originale e mantiene tutte le caratteristiche che fanno di "Summertime" un capolavoro, la lettura di Miles è "laterale" ma rispettosa, risultando ugualmente emozionante e piena di sostanza (anche grazie a Gil Evans, non ce lo dimentichiamo). Tutt'altra cosa rispetto a Janis Joplin, e su questo non ci poteva essere discussione.
 
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view post Posted on 26/12/2008, 12:36
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CITAZIONE (Nick the Toll @ 26/12/2008, 11:11)
Michi, quando tu ascolti la versione di Janis Joplin di "Summertime", stai ascoltando Janis Joplin che canta una canzone qualunque: al posto di "Summertime" andava bene qualsiasi altra cosa. Quella canzone ha delle caratteristiche tutte sue, in termini di pathos e di sentimento, che vengono abilitate da accorgimenti musicali precisi: bene, tutto questo nella versione di Janis Joplin va completamente perduto, e "Summertime" si trova ad essere omologata ad un repertorio più grezzo con tanti saluti all'intenzione originale dell'autore, che non era l'ultimo arrivato. E' questa, soprattutto, la cosa che trovo irritante.

E' ovvio che Miles ha fatto ben altro lavoro con "Porgy and Bess". Fermo restando che la versione di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong è certamente più vicina allo spirito originale e mantiene tutte le caratteristiche che fanno di "Summertime" un capolavoro, la lettura di Miles è "laterale" ma rispettosa, risultando ugualmente emozionante e piena di sostanza (anche grazie a Gil Evans, non ce lo dimentichiamo). Tutt'altra cosa rispetto a Janis Joplin, e su questo non ci poteva essere discussione.

Benissimo, Nick, allora diciamo che dal mio punto di vista ho ascoltato, se così possiamo definirla una travolgente esecuzione di Janis Joplin liberamente ispirata a Summertime. Libera ispirazione, mi viene da dire, usata anche all'eccesso opposto, come in questo caso



in una esecuzione che trovo sostanzialmente barocca e priva, almeno al mio gusto personale, di attrattive particolari (a parte la voce di prim'ordine). Risultato finale: lo stesso brano di Gershwin ha ispirato migliaia di versioni diverse, che posso non accettare come "versioni", appunto, filologicamente corrette ma come prove musicali di tutto rispetto o, almeno, godibili. Come questa



che è a sua volta meno complessa, ma per me quasi altrettanto attraente di quest'altra



Gershwin l'ho lasciato fuori.
 
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Kikk Akkioè
view post Posted on 26/12/2008, 12:39




TIME AFTER TIME

nelle diverse interpretazioni di Cindy Lauper, Eva Cassidy acustica (che io trovo molto intensa e "fatata") e Miles Davis.








Dopo aver ascoltato gli altri due, se io fossi la povera Cindy, con tutta la simpatia per lei eliminerei la canzone dal repertorio :)

 
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view post Posted on 26/12/2008, 12:46
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Quella di Miles ce l'ho in due o tre dischi diversi, e mi è sempre piaciuta molto, quella della povera Eva Cassidy non la conoscevo ed è notevole.
 
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minuano
view post Posted on 26/12/2008, 13:03




Li ho visti a maggio in un concerto pallosissimo. Fatta eccezione per "time after time"


Tuck & Patty
 
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Kikk Akkioè
view post Posted on 26/12/2008, 13:19




CITAZIONE (minuano @ 26/12/2008, 13:03)
Li ho visti a maggio in un concerto pallosissimo. Fatta eccezione per "time after time"
(FILE:https://www.youtube.com/v/nW09gNfLyPc&hl=it&fs=1)

Tuck & Patty

Davvero da Mannoia: "Come si cambia", 4 interpreti e Time after Time si trasforma.


Torno alla sfortunatissima e per me meravigliosa Eva Cassidy
SPOILER (click to view)
Eva Marie Cassidy (Washington, 2 febbraio 1963 – Bowie, 2 novembre 1996) è stata una cantante statunitense.
Ricevette la prima educazione musicale dal padre e imparò a suonare la chitarra. Fece parte di un gruppo musicale familiare, assieme al fratello Danny ed al padre Hugh, con cui si esibiva nell'area di Washington. Fece parte di un gruppo pop giovanile, lo Stonehenge, con cui suonava e cantava nei locali della zona. Nel 1986 fu scoperta dal produttore Chris Biondo che la introdusse nel mondo musicale professionale e la spinse a formare un suo gruppo, l'Eva Cassidy Band.

Nel 1991 iniziò con Chuck Brown una collaborazione artistica che si concretizzò in diversi concerti compreso uno al Blues Alley di Washington.

Morì di un melanoma nel 1996.

Eva Cassidy non ebbe riconoscimenti mentre era in vita; rimase una cantante limitata all'area di Washington e non trovò una grande casa discografica che si interessasse a lei.

Fu soltanto dopo la sua morte che, grazie alla trasmissione di alcune sue canzoni da parte della BBC Radio Two in Gran Bretagna, i suoi album divennero conosciuti e richiesti. Le sue registrazioni pubblicate postume hanno venduto più di 4 milioni di copie e, all'inizio del 2001 la sua raccolta Songbird ha raggiunto la posizione numero 1 nella classifica inglese.

(Nemmeno un briciolo di gloria da viva, con quella voce meravigliosa e quell'intensità interpretativa)


FIELDS OF GOLD

STING


EVA CASSIDY


 
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Bobby Jean 2
view post Posted on 26/12/2008, 13:30




Io credo che ci siano cover e cover: alcuni si limitano a rifare un pezzo ( la "Sweet Soul Music" di Springsteen non è molto diversa dall' originale, e anche il "look" del Boss è molto simile a quello di Arthur Conley :lol: ), altri a darne una loro interpretazione più o meno differente ( ricordo la Beatlesiana "Help" rallentata da Tina Turner, versione ripresa più o meno anche dagli U2 in alcune esibizioni live ), altri ancora stravolgendole completamente.
 
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506 replies since 24/12/2008, 11:01   5384 views
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