Posts written by Andy Capp

Al netto dell'impostazione politica della serie qui abbiamo un polpettone girato e sceneggiato come uno spaghetti western (alcune scene sono proprio uguali uguali...) che, dopo troppa retorica imbarazzante, va a scadere nel ridicolo di una battaglia farsesca seguita da un finale aperto (in vista di una possibile seconda serie) pieno di buchi. Come se tutti, dopo gli entusiasmi iniziali, avessero tirato a campare.

BRIGANTI

Metà ottocento, sud Italia, piemontesi contro briganti contro altri briganti, un tesoro e una mappa, ce n'era abbastanza per stimolare la mia curiosità.
Ho letto che è una produzione ideata, diretta ed interpretata tutta da giovani perciò considero con benevolenza alcune scelte discutibili di sceneggiatura e musicali , che appannano un po' il resto che è di buona e a volte ottima fattura.
Almeno per ora visto che sono solo a metà, vedremo il resto.
PS: il sonoro è tipicamente "made in Italy" meglio usare anche i sottotitoli, anche se sono nella fastidiosa versione CC.

Finita la serie il rivedere il Ripley con Matt Damon (disponibile su Netflix) ha confermato la mia prima impressione, cioè che le due opere non siano proprio confrontabili.
Alle atmosfere colorate di sole, luce, mare e gaiezza del film si contrappongono i cupi grigiori, la pioggia, l'infinito saliscendi di scale sgarrupate della serie; allo stupore fanciullesco del viso troppo pulito di MD l'espressione più scafata e calcolatrice del piccolo e tormentato delinquente Scott, l'inizio e la parte finale sono molto diversi, alcuni personaggi anche di rilievo appaiono da una parte ma non dall'altra. O addirittura non vengono menzionati. L'interpretazione dei caratteristi di contorno nel film , che pure ha un cast di primissimo piano, è, a differenza della serie, prevalentemente penosa.
Non ho letto il libro ma, a naso, penso che la serie (anche per lo sviluppo più lento e completo ) sia più aderente allo scritto originale che non il film. A mio parere tutta un'altra storia, più godibile.
Ora voglio rivedere, se lo trovo, "Il gioco di Ripley" con John Malkovich, lo ricordo molto divertente.

Baby Reindeer

Drammatica miniserie inglese dove l'attore Richard Gadd interpreta se stesso nel racconto dello stalking subito agli inizi della sua carriera.
A mio parere una delle migliori serie degli ultimi anni.
Tratta di argomenti non facili come stalking, stupro, omosessualità, droga e autodistruzione, causa (almeno a me lo ha fatto) momenti di imbarazzo e di disturbo, ma è splendidamente sceneggiata, con un cast di attori superbi nella loro bravura .
Forse le tematiche non sono per tutti, ma lasciarsela scappare sarebbe un peccato.

7 episodi da 30 m. circa su Netflix.

Sarà un caso di omonimia?



Edited by Andy Capp - 22/4/2024, 10:40

Non ricordo se ne avete già parlato, ad ogni modo segnalo
"The Watcher", miniserie americana dal taglio grottesco con
sceneggiatura alla Agata Christie.
Lo spunto è tratto da un fatto realmente accaduto,
io l'ho trovata molto piacevole.
Sette episodi su Netflix.

Vado contro corrente rispetto a chi ne ha già scritto qui:
sarà che non ho mai amato i film con gli stereotipi dell'Italia stracciona ( ma Eduardo era un'altra cosa), sarà che non sopporto le recitazioni smorfiose tipo fotoromanzo ( ma Mastrandrea, per quel poco che ho visto, è un'altra cosa) ma il film della Cortellesi l'ho mollato dopo 20minuti. Per me insopportabile nella sua banalità e prevedibilità.
Forse nel prosieguo sarebbe migliorato, chissà...
Ma chi me lo fa fare?

Dite?!
Magari era solo un pesce d'Aprile?

Oddio, in che situazione mi sono cacciato...

Forse non mi crederai ma avevo pochi dubbi sul fatto che alla fine ti sarebbe piaciuta, tanto che oggi, leggendo il post di Glauco, sono stato tentato di fare con lui una scommessa in MP .
Peccato che poi non l'abbai fatta.
In questi anni di frequentazione iodesca ho notato che abbiamo alcune sensibilità (o, per meglio dire, idiosincrasie} in comune, ecco il motivo per il quale ho pensato che alla fine avresti apprezzato questa serie.

"Fu scritto : in verità vi dico che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un camallo passi alla cassa."

Millantatore e illuso!

Edited by Andy Capp - 30/3/2024, 15:03

Se a te o a qualcun altro venisse la curiosità di vedere d&xt&r basta farmelo sapere in mp



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MILLANTATORE!

Appunto, anch'io, come ho scritto sopra, non amo i videogiochi, però qui finiscono alla fine del terzo episodio. Prova ad arrivare al quarto, prima di mollare.
Se ricordo bene avevi mollato all'inizio anche Dexter...

Effettivamente la terza puntata mette a dura prova

I 3 livelli del videogioco sono metafore usate dagli alieni
per portare alcuni alla comprensione delle loro motivazioni.
Viene chiarito verso il termine del terzo episodio, dove ne finisce lo
scopo.
Non amo il fantasy perciò ha spiazzate anche me, tanto che volevo mollarlo, poi ho pensato che la contaminazione doveva avere una spiegazione. E infatti...

Senza spoilerare posso assicurarti che nel proseguimento non ci sono omini verdi

L'ho scritto proprio per te, che ti lamenti sempre che se non c'è almeno una storia gay ...

"Il problema dei 3 corpi."

Finalmente una miniserie di SF ben fatta, con una trama abbastanza credibile (ovviamente è SF perciò non bisogna porsi troppi perché) che può piacere anche ai non amanti del genere, è ben interpretata e con i pochi effetti speciali al top.
I primi tre episodi mi avevano lasciato alquanto perplesso per via di un videogioco inserito nella storia, ma poi ha avuto la sua logica spiegazione.
Un difetto, a mio parere, è la troppa bellezza di una delle interpreti principali, la rende poco convincente.
PS: è anche molto politicamente corretto, ci sono tutti
Otto episodi su Netflix.

Edited by Andy Capp - 28/3/2024, 07:47