CITAZIONE (mysterytour @ 13/4/2022, 15:15)
mi limito a questo: la parola "resistenza" ucraina è usata solo in Italia (non lo dico io, ma molti diversi commentatori in TV... ovviamente io posso avere solo queste fonti, non sono in grado, e mi scuserai, di controllare se putacaso in Francia qualcuno usa il termine "resistance..." o in Germania "rezistenz" o comecazzosidice.)
Ma: anche fosse usata all'estero, lo sarebbe a sproposito: i "partigiani" non c'entrano perché è una guerra fra due eserciti regolari o milizie speciali paramilitari. Non sono i civili che si imboscano e "resistono".
Se poi per "resistenza" si intende "opposizione all'invasione" e quindi è un termine generico, come "tigna", "contrapposizione" e simili, beh in tal caso OK, ma sarebbe depauperato dell'analogia con "i Partigiani", cosa che in Italia fa sempre tanto fico
Presentare, nel racconto, l'esercito Ucraino in un parallelismo (a mio avviso inesistente) con i partigiani, almeno da noi, significa comunque voler apporre a quella parte belligerante un "bollino di qualità" teso a rendercela più affine.
Questo è quanto è in mio potere per chiarire quel punto, e solo quello.
e questa è già una spiegazione.
premetto che non ho mai pensato ad un intervento diretto della Nato in questa guerra, ma solo a mettere l'esercito ucraino in condizione di difendersi dall'aggressore.
e adesso vengo al dunque. la distinzione fatta dal magico bus a mio parere ci sta, e si potrebbe aggiungere anche la diversità dei tempi e delle condizioni al contorno.
ma. c'è sempre un ma.
è vero che in Ucraina esistono ancora uno stato che non è vassallo di altri e un esercito regolare non inquadrato nelle formazioni di un altro, cose che nell'Italia del Nord del 43 non esistevano. ed è quindi vero che chi vuole combattere contro l'invasore può andare ad arruolarsi come volontario nell'esercito regolare, cosa che nell'Italia del Nord nel 43 non era possibile.
ma non è del tutto vero che le formazioni partigiane fossero costituite da "civili che si imboscano e resistono", anche perché in questo caso gli Alleati avrebbero fatto parecchie difficoltà ad intervenire con i loro rifornimenti di armi ed altro. questi sono stati subordinati ad un patto siglato tra le forze alleate e il CLNAI, patto che - tra le altre cose - fece parecchio incazzare il buon Sandro Pertini (e altri socialisti), perché praticamente metteva il CLNAI in subordine al comando alleato. e le forze partigiane sono state inquadrate nel CVL (Corpo Volontari della Libertà) alle dipendenze del CLNAI e sotto il comando del Generale Cadorna. tra l'altro non è che i partigiani fossero poi tutti comunisti, come ci insegna Aldo Gastaldi.
esistevano quindi delle strutture nelle quali andavano ad inserirsi i "civili che si imboscavano", strutture che non costituivano un vero e proprio esercito, ma la cosa più simile ad un esercito che si potesse organizzare in quei frangenti.
ed era a quelle strutture, non a singoli civili o a gruppetti armati, che facevano riferimento gli Alleati per i loro rifornimenti.
a mio parere per "resistenza" si può intendere non solo "opposizione all'invasione", ma anche altro, come per esempio l'attività dell'esercito repubblicano spagnolo a contrasto delle truppe franchiste. nella sconfitta delle forze repubblicane fu decisiva, allora, la differenza di sostegno da parte di altri stati: non è che le democrazie europee all'epoca si siano spese più di tanto per aiutare la difesa del governo spagnolo.
ma cosa c'è di così diverso tra un "civile" che va a raggiungere la sua divisione Cichero o a difendere la Repubblica dell'Ossola e un "civile" che va ad arruolarsi nell'esercito regolare per difendere la Repubblica dell'Ucraina, ancora non mi è chiaro.