Seduto in quel caffè, Discussione semiseria sul comune senso del pudore nella canzone

Certe imprecisioni, comunque, sono fastidiose. Se fai una googleata, "Albergo a ore" viene presentato come brano di Herbert Pagani. Manco per ridere, era tata composta da una musicista francese, Marguerite Monnot e, poi, interpretata dalla Piaf. L'altra nota interessante è che Herbert Pagani l'aveva pubblicata come lato B di un suo 45 giri (pazienza, lo era anche una della cose più belle di Battisti, "Anche per te"), di cui non ricordo neppure il titolo. In ultimo infine, la versione di Ornella Vanoni non ha rivali.

Cara la mia mangusta del belino, se rileggi con attenzione il messaggio e noti, in particolare, l'uso della parentesi, ne evincerai, in tutta facilità, che il mio riferimento era al lato A del 45 giri di Herbert Pagani.

Hai sbagliato ancora: mai darmi ragione. Non qui, almeno.