IERI OGGI & DOMANI

Assassini, angeli e profughi, Surcouf su Peter Hammill

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view post Posted on 20/3/2006, 22:26
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Nella stagione più felice del rock, Van Der Graaf Generator è stato un episodio a parte, tanto atipico quanto importante: non é della sua musica che voglio parlare, ma delle parole che ad essa si accompagnavano, per le quali vale il giudizio sopra espresso, ma valorizzato all'ennesima potenza.
Tempo e distanza sono tra di noi ora,
Formano un legame che rende le cose sicure.
Nulla mai si spezza,
Sai cosa succede:
Tempo e distanza rendono un amore sicuro...

Su Eternauti n.9
 
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minuano
view post Posted on 21/3/2006, 09:01




Lo ritengo il signore del progressive con quella sua voce sempre in bilico tra il drammatico e lo spettrale.

Credo che REFUGEES sia forse la cosa più bella che sia mai stata scritta negli anni 70 in ambito progressive.

Oltre ai dischi con i Van der Graaf tutti belli compreso l'ultimo PRESENT (2005) segnalo nella sterminata discografia di hammil i primi tre "solo": Fools mate, chamaleon in the shadow of the night, Silent corner.

P.S. Uno dei dubbi irrisolti della mia vita è se ai Genesis (quelli da Nursery crime a Selling England) per caso non preferisca i Van der Graaf generator
 
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view post Posted on 21/3/2006, 17:31
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Curiosa peraltro la questione dei Lemmings, alla quale si è ispirato Hammill.
La storia che questi animali si suicidano in massa è in realtà una leggenda metropolitana causata da un documentario della Disney dal titolo "White Wilderness", dove si vedeva appunto la scena del suicidio dalla scogliera.
In verità, però, la scena era stata provocata dal regista mad.gif (il vecchio Walt forse si rivolterà nella tomba!): i lemmings emigrano normalmente senza gettarsi dalle scogliere.
 
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view post Posted on 22/3/2006, 09:36
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CITAZIONE (Spencer The Rover @ 21/3/2006, 17:31)
Curiosa peraltro la questione dei Lemmings, alla quale si è ispirato Hammill.
La storia che questi animali si suicidano in massa è in realtà una leggenda metropolitana causata da un documentario della Disney dal titolo "White Wilderness", dove si vedeva appunto la scena del suicidio dalla scogliera.
In verità, però, la scena era stata provocata dal regista mad.gif (il vecchio Walt forse si rivolterà nella tomba!): i lemmings emigrano normalmente senza gettarsi dalle scogliere.

In primis, grazie Spencer per la rettifica sulla mia traduzione di un verso un po' troppo deviata wacko.gif

In effetti questa storia dei Lemmings é controversa: effettivamente, durante la migrazione che effettuano nella tundra moltissimi muoiono (di fatica, annegati nonostante siano provetti nuotatori, e via dicendo) come succede normalmente nelle migrazioni.
Pare però che il documentarista molto poco corretto (ma gli ammaestramenti ad uso del pubblico, nei documentari Disney erano all'ordine del giorno) abbia inscenato questa triste commedia addirittura importando i roditori dal circolo polare....

Musicalmente parlando, riguardo a quello che dice Minuano, ritengo che i VDGG fossero molto più avanti (progressive non é forse questo ?), dei loro colleghi di etichetta. I Genesis usavano forme musicali più ortodosse, principalmente mutuate dalla musica classica e dal folk, i VDGG erano più vicini allo spirito mitteleuropeo molto drammatico e sperimentale al tempo stesso (in Germania erano amati forse ancora di più che qui da noi, non fosse altro che l'Italia portò loro successo, ma anche una serie infinita di guai logistico-economici).
Tecnicaente parlando, Jackson (il sassofonista/flautista) aveva escogitato un rack di effetti artigianale incredibilmente avanti per l'epoca: fu l'unica cosa che si salvò dal furto e successivo (nonché misterioso) ritrovamento delle loro attrezzature a Roma.

Edited by surcouf - 22/3/2006, 09:37
 
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view post Posted on 22/3/2006, 09:50


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Visti in concerto a Viareggio, 1972, gruppo spalla i Nazareth, hard rock, cagati zero, per anni ho conservato una cassetta di quel concerto, qualità sonora pessima, dal vivo erano fascinosi come il loro repertorio, un po' freddini, forse solo ancora un po' inesperti
 
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view post Posted on 22/3/2006, 11:44
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CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 22/3/2006, 09:50)
Visti in concerto a Viareggio, 1972, gruppo spalla i Nazareth, hard rock, cagati zero, per anni ho conservato una cassetta di quel concerto, qualità sonora pessima, dal vivo erano fascinosi come il loro repertorio, un po' freddini, forse solo ancora un po' inesperti

Come sopra accennato, sulle vicissitudini e il conseguente rapporto di amore-odio con l'Italia é stato versato parecchio inchiostro.
Le loro performance sono state quanto di più altalenante per quanto riguarda la qualità: io li vidi a Torino nello stesso anno (prima tourné) e, tanto per iniziare bene, lìimpianto non funzionava. Hammill si mise all'acustica, Jackson ai fiati e, tramite l'impianto della discoteca, fecero del loro meglio per non deludere gli spettatori. Qualche giorno dopo al LEM di Verona furono eccezionali.
I problemi tecnici erano sempre notevoli, dovuti anche al fatto che questi gruppi non avevano assolutamente dei budget che permettessero loro di viaggiare sicuri (e quindi avere roadies, equipaggiamenti, trasporti e alberghi adeguati) e tranquilli.
Tutto questo influisce in maniera tremenda sull'umore e sulla performance.
I Genesis, tanto per restare in casa, ebbero probabilmente più capacità autonome gestionali, per cui in breve tempo riuscirono a mettere su un live-act esaltante dal punto di vista della professionalità e del riscontro con il pubblico.
 
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view post Posted on 22/3/2006, 11:51


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In effetti ricordo un'attrezzatura piuttosto rudimentale, anche per l'epoca, comunque quel pomeriggio ( era un concerto pomeridiano, avevo 14 anni e i miei a Viareggio la sera non mi ci mandavano sad.gif ...altri tempi!) l'audio non era male
 
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6 replies since 20/3/2006, 22:26   96 views
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