IERI OGGI & DOMANI

Musical e "libretti", poca fantasia?

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view post Posted on 29/4/2010, 16:30
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I Am The Eggman

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Parlando con Hejira di Jesus Christ Superstar, che entrambi adoriamo, le ho detto che non ho mai capito perché all'estero inveentano script apposta per i Musical (JCS, Cats, Evita, Chicago...) e da noi si agganciano sempre a storie esistenti o classiche.

Ovvero i soliti Pinocchio, il Gobbo di Notre Dame, Peter Pan, i Promessi Sposi.... (e che pppalle! ci manca solo "il piccolo Mondo Antico" e "Canne al vento"!

Manca, da noi, il coraggio di proporre un soggetto (se vogliamo chiamiamolo "libretto") nuovo, originale?

E' vero che Rent e lo stesso JCS si rifanno a storie "esistenti" ma è solo un punto di partenza, molto lontano (La storia di Gesù è trasportata in un ottica completamente diversa - nel film è addirittura una "sacra rappresentazione" e la parentela Rent - La Boheme è labile).

Che ne pensate? Paola aveva delle interessanti osservazioni che confido riporterà (sennò la meno... <_< )
 
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Tina?
view post Posted on 29/4/2010, 16:37




Credo proprio che la nostra tradizione librettistica influenzi un tale comportamento.
 
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view post Posted on 29/4/2010, 16:40


Edicolante

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beh i musical in Italia mica hanno mai avuto 'sto gran seguito, in passato c'erano le commedie musicali ma il musical vero e proprio, tutto cantato dall'inizio alla fine ha sempre riscosso scarso successo.
Dato che la realizzazione di spettacoli di questo tipo prevede grandi investimenti, credo, si cerchi d'andare sul sicuro, scegliendo storie e temi collaudati.
In realtà se si va a ben vedere anche dei famosi musical che citi ben pochi, JCS, forse Evita per il film con Madonna, sono realmente conosciuti in Italia.
 
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view post Posted on 29/4/2010, 17:42
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I Am The Eggman

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CITAZIONE (mysterytour @ 29/4/2010, 17:30)
Paola aveva delle interessanti osservazioni che confido riporterà

^_^ ..................wait and hope.............
SPOILER (click to view)
Hejira gira gira parte in quarta poi si ritira....... <_<

 
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view post Posted on 30/4/2010, 10:07
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Gutenberg

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CITAZIONE (Tina? @ 29/4/2010, 17:37)
Credo proprio che la nostra tradizione librettistica influenzi un tale comportamento.

beh....però le sceneggiature dei libretti operistici erano notevoli: direi che l'Opera è il nostro musical, vale a dire una rappresentazione teatrale cantata da cima a fondo (quanto poi a capire cosa dicano, è un altro paio di maniche....)

Gli anglosassoni oltretutto hanno alle spalle la grande tradizione delle operette (credo si possano definire così) di Gilbert e Sullivan, veri e propri must il cui peso credo sfugga a noi italici.

Ma i musical di Garinei e Giovannini possono essre in qualche modo paragonati ai Musical made in USA ?
 
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view post Posted on 30/4/2010, 10:47
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I Am The Eggman

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CITAZIONE (hejira @ 30/4/2010, 11:07)
CITAZIONE (Tina? @ 29/4/2010, 17:37)
Credo proprio che la nostra tradizione librettistica influenzi un tale comportamento.

beh....però le sceneggiature dei libretti operistici erano notevoli: direi che l'Opera è il nostro musical, vale a dire una rappresentazione teatrale cantata da cima a fondo (quanto poi a capire cosa dicano, è un altro paio di maniche....)

Gli anglosassoni oltretutto hanno alle spalle la grande tradizione delle operette

consideriamo anche l'operetta italiana (della quale so poco, ricordo qualcosa vista in TV da bambino, il Paese dei Campanelli, la Vedova Allegra) per quanto ne so è il momento di passaggio dall'Opera Lirica a qualcosa di più simile al Musical, probabilmente Garinei e Giovannini sono il passaggio subito successivo.

Cioè, 4 fasi:
Opera (Aida)>
Operetta (il paese dei campanelli)>
Musical anni 50 - 60 (Rugantino/Aggiungi un post a tavola etc)>
Musical attuali (i vari di Cocciante...)

Sarebbe interessante sentire il parere del Sommo Melomane (Field Flower :)

Edited by mysterytour - 30/4/2010, 11:48
 
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Nick the Toll
view post Posted on 30/4/2010, 10:48




CITAZIONE (hejira @ 30/4/2010, 11:07)
Ma i musical di Garinei e Giovannini possono essre in qualche modo paragonati ai Musical made in USA ?

Ovviamente sì. Peraltro questa sorta di collegamento è testimoniato anche da esperienze di "scambio": ci sono commedie di G&G rappresentate a Broadway (famosa l'esperienza di "Rugantino", con il cast originale che comprendeva Nino Manfredi e Aldo Fabrizi), e viceversa ci sono musical nati a Broadway e tradotti in italiano per il Sistina (mi viene in mente "Promesse promesse", rifatto in italiano dalla coppia Dorelli-Spaak e riproposto pochi anni fa da Gianluca Guidi). Peraltro Garinei e Giovannini non hanno mai fatto mistero di ispirarsi alla grande tradizione del musical americano degli anni 20 e 30, e gli va reso merito di essere riusciti a creare uno stile unico, fatto di qualità, leggerezza, buon gusto e carattere nazionale: quest'ultimo è stato, secondo me, il fattore decisivo del loro successo.

Il collegamento fra la nostra opera e il musical è evidente, ma in Italia non siamo granché riusciti a perpetrare la tradizione accogliendo gli elementi di modernità. I nostri musical di maggior successo al botteghino, leggi "Notre Dame de Paris", scadono spesso nel cattivo gusto nel tentativo di raggiungere fasce di pubblico sempre più ampie. Le eccezioni ci sono e ci saranno sempre, ma rischiano di rimanere un fatto di nicchia: vedi il più volte citato "Orfeo 9" di Schipa, che aveva tutte le carte in regola per diventare un ponte fra l'opera e il rock e invece ha dovuto aspettare quarant'anni per una seconda edizione. Molto più bravi sono stati gli inglesi, che del teatro musicale moderno sono e restano i maestri.
 
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view post Posted on 30/4/2010, 10:50
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CITAZIONE (Nick the Toll @ 30/4/2010, 11:48)
Il collegamento fra la nostra opera e il musical è evidente, ma in Italia non siamo granché riusciti a perpetrare la tradizione accogliendo gli elementi di modernità. I nostri musical di maggior successo al botteghino, leggi "Notre Dame de Paris", scadono spesso nel cattivo gusto nel tentativo di raggiungere fasce di pubblico sempre più ampie.

:strettamani:
SPOILER (click to view)
e tre.... è la terza volta che mi stupisci con effetti speciali! :)

 
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Nick the Toll
view post Posted on 30/4/2010, 11:01




CITAZIONE (mysterytour @ 29/4/2010, 17:30)
[...] da noi si agganciano sempre a storie esistenti o classiche.

Ovvero i soliti Pinocchio, il Gobbo di Notre Dame, Peter Pan, i Promessi Sposi.... (e che pppalle! ci manca solo "il piccolo Mondo Antico" e "Canne al vento"!

Manca, da noi, il coraggio di proporre un soggetto (se vogliamo chiamiamolo "libretto") nuovo, originale? [...]

Rispetto a questa tua considerazione, credo di poter citare una cosa che ho letto nel "Making" di Orfeo 9 e che mi sembra centrata.

Tito Schipa jr. racconta che l'idea dell'opera nacque in una sola notte, in sostituzione dell'idea originale di fare un adattamento moderno di "Porgy & Bess". Il giorno prima dell'appuntamento già fissato con Garinei e Giovannini Schipa ricevette dagli eredi di Gershwin una lettera con cui gli proibivano qualsiasi manomissione dell'opera, e lui si trovò di fronte ad un bivio: rinunciare al Sistina oppure inventarsi qualcos'altro su due piedi. La notte si mise a cercare un'idea, e scelse da subito di partire da una storia classica, basata sui temi più importanti: amore e odio, vita e morte. Scelse Orfeo in omaggio al padre, che aveva più volte interpretato l'Orfeo di Gluck con risultati mai raggiunti da nessun altro, e di lì venne tutto il resto. E anche se il tema centrale di Orfeo 9 è piuttosto "moderno" (la dipendenza dagli stupefacenti) e il modo di rappresentarlo deriva dalla cultura pop degli anni 60, fa riflettere che il punto di partenza sia stato un mito classico.

Un altro esempio? Il musical di maggior successo di tutti i tempi, "West Side Story", è la trasposizione della storia di Romeo e Giulietta. E potremmo andare avanti ancora. Alla fin fine, le storie che funzionano sono quelle.
 
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view post Posted on 30/4/2010, 11:09
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CITAZIONE (Nick the Toll @ 30/4/2010, 12:01)
Il musical di maggior successo di tutti i tempi, "West Side Story", è la trasposizione della storia di Romeo e Giulietta. E potremmo andare avanti ancora. Alla fin fine, le storie che funzionano sono quelle.

non hai assolutamente torto, e se vedi anche nel mio primo intervento dicevo che anche JCS e Rent "partono" da qualcosa.

Robertson Davies, romanziere, ne "La lira di Orfeo" (come vedi, simpatica coincidenza!!! :blink: ) sosteneva addirittura che le "storie" base dell'umanità siano SOLO 9, e che ogni storia sia riconducibile a uno di questi archetipi fondamentali.

Quello che intendevo sottolineare è che se è legittimo ispirarsi a qualcosa (al limite anche The Rocky Horror Picture Show ha dei rimandi...) trovo miope e pusillanime l'usanza odierna di tirare fuori sempre Divine Commedie, Promessi Sposi, Pinocchi, ovvero storie che già si sa (o si spera) in partenza che siano incriticabili perché vetuste e venuste.

Poi -ogni volta- :rolleyes: scappa fuori il giochino putrido dell'autore di turno che dichiara di "aver comunque attualizzato" di aver "tratto fuori gli elementi più adatti alla nostra società..." :sick:
 
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view post Posted on 30/4/2010, 11:22
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CITAZIONE (mysterytour @ 30/4/2010, 11:47)
Sarebbe interessante sentire il parere del Sommo Melomane (Field Flower :)

Melomane ci sarà lei e 3/4 della palazzina sua... <_<

Io credo che abbiamo scarseggiato nei libretti anche quando l'opera lirica era all'acme della popolarità.

Se prendiamo Verdi, il suo librettista più famoso, Francesco Maria Piave, non ha mai brillato per i versi composti.
Anche Illica e Giacosa, librettisti di Puccini, avevano alti e bassi.

Le pecche più grandi erano dovute alla ricerca dell'ampollosità nel linguaggio, ed è stato tipico per tutto l'800.

La traduzione di un Agnus Dei di Bizet rasenta, ad esempio la bestemmia:"O dolce Agnello, che il Fallo Umano Detergi" (vedo
solo io il doppio senso?).
Oppure può Violetta in Traviata rispondere "Cessi al cortese invito" quando un "Cedèi al cortese invito" era metricamente valido?

Oppure, come citato nel mio articolo "Scherzi all'opera", troppi testi si prestano a doppi sensi con minimi cambiamenti, senza stravolgere minimamente la costruzione sintattica.


Io salvo pochissimi librettisti e libretti, e la maggior parte delle volte perchè calcavano altre opere classiche.
Il libretto dell'Otello è un gioiello ed è fedelissimo all'originale di Shakespeare.
Bello quello di Tosca, quello di Boheme. Nel primo ha "aiutato" Sardou, il secondo era cmq un romanzo dell'epoca, "Scènes de la vie de Bohème ".

Per ora mi interrompo: tengo 'a fatica'...

CITAZIONE (mysterytour @ 30/4/2010, 12:09)
Quello che intendevo sottolineare è che se è legittimo ispirarsi a qualcosa (al limite anche The Rocky Horror Picture Show ha dei rimandi...) trovo miope e pusillanime l'usanza odierna di tirare fuori sempre Divine Commedie, Promessi Sposi, Pinocchi, ovvero storie che già si sa (o si spera) in partenza che siano incriticabili perché vetuste e venuste.

Poi -ogni volta- :rolleyes: scappa fuori il giochino putrido dell'autore di turno che dichiara di "aver comunque attualizzato" di aver "tratto fuori gli elementi più adatti alla nostra società..." :sick:

No... non è pusillanime. E' solo un modo per "fregare il pubblico"
Parliamoci chiaro: tutti questi sedicenti bellissimi musical dell'ultimo decennio sono musicalmente SCADENTI.

Uno su tutti: il megagalattico-super-successo "NotreDame de Paris".
Visto in primissima fila (per fortuna biglietto da 100€ regalato, altrimenti colcavolo che ci andavo!) al gran teatro.
Partono le prime 2 canzoni e mi stupisco: ritmate, molto strane per cocciante... Buon cast, ottimi ballerini, ottime scenografiee costumi.
Ma dopo le prime 2 cartucce sparate, ecco che cominciano a susseguirsi "Margherita " e "Se stiamo insieme ci sarà un perchè", col testo adattato... ed io che mi comincio a fare "Du' Cattedrali" così, per rimanere in tema con la prima canzone...

Ah, no, c'er un diversivo: la "Chanson Balladèe" (l'almanacco del giorno dopo, per intenderci), sotto la quale è stato messo un testo di quasimodo tipo "Voglio suonare le campane. Fatemele suonare! Fatemele suonare!)

Insomma, tutto bellissimo tranne la musica.
Allora di cosa stiamo parlando? Non di certo di un Musical.

E come si può pensare di arrivare ai livelli di Tommy degli Who, JCSS, Evita (e qui mi fermo con A. L. Weber perchè da Cats in poi scade nel commerciale) con Cocciante, i Pooh o chi per loro?
Aridateme Garinei e Giovannini: Commedie leggere, musiche spensierate e senza pretese, però godibili e ben realizzate.


Edited by Fiore de Campo - 30/4/2010, 12:34
 
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view post Posted on 30/4/2010, 11:29
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CITAZIONE (Fiore de Campo @ 30/4/2010, 12:22)
CITAZIONE (mysterytour @ 30/4/2010, 11:47)
Sarebbe interessante sentire il parere del Sommo Melomane (Field Flower :)

Melomane ci sarà lei e 3/4 della palazzina sua... <_<

per la precisione i 3/4 della palazzina mia sono dei testadicazzo.
Anyway, pensavo che a Lei la definizione di Sommo Melomane non dispiacesse, prendo atto.

Per il resto, essendo io totalmente ateo di Lirica, prendo per buonissime le tue considerazioni di esperto. Magari altri che ne sanno più di me potranno asseverare o controbattere.

Per Cocciante, io non sarei andato in prima fila neanche se me l'avessero regalato il biglietto, te sta solo che bbene! :P


CITAZIONE (Fiore de Campo @ 30/4/2010, 12:22)
E come si può pensare di arrivare ai livelli di Tommy degli Who, JCSS,

Qui me piaci PROPRIO TANTO! :) :) :) :) :) :strettamani: :strettamani: :strettamani: :strettamani:
 
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view post Posted on 30/4/2010, 11:34


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CITAZIONE (mysterytour @ 30/4/2010, 12:29)
per la precisione i 3/4 della palazzina mia sono dei testadicazzo.

fammi indovinare, 4 condòmini?? :P
 
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view post Posted on 30/4/2010, 11:36
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CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 30/4/2010, 12:34)
CITAZIONE (mysterytour @ 30/4/2010, 12:29)
per la precisione i 3/4 della palazzina mia sono dei testadicazzo.

fammi indovinare, 4 condòmini?? :P

Direi almeno 6 su 10 appartamenti (affittuari compresi), ma è arrotondato per difetto.
 
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view post Posted on 30/4/2010, 11:38
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CITAZIONE (mysterytour @ 30/4/2010, 12:29)
CITAZIONE (Fiore de Campo @ 30/4/2010, 12:22)
CITAZIONE (mysterytour @ 30/4/2010, 11:47)
Sarebbe interessante sentire il parere del Sommo Melomane (Field Flower :)

Melomane ci sarà lei e 3/4 della palazzina sua... <_<

per la precisione i 3/4 della palazzina mia sono dei testadicazzo.

Appunto! E si trasferisce alla definizione di melomane per proprietà transitiva :shifty:
(scherzi a parte: solitamente i melomani sono la peggiore razza di umanità che bazzica l'ambiente musicale. Ignoranti come zappe ma appassionati di musica, spesso azzardano giudizi assurdi con prosopopea del grandissimo conoscitore. Da evitare alla grande.)
 
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