VANESSA MAE, La "Allevi" del violino??

Ho trovato per caso questa artista, spulciando qua e là su Youtube.
Sono poi andato a leggermi la sua recensione e la sua storia....be', pare che questa ragazza asiatica cresciuta in Inghilterra fosse predestinata alla carriera di violinista...guarda il caso, è nata
il 27 Ottobre, stesso giorno di Niccolò Paganini, ma del 1978.
Cresciuta e formatasi precocemente in ambiente rigorosamente classico, si rivelò un talento precoce del magico strumento, Secondo il Guinness dei Primati, è la più giovane violinista ad avere inciso i concerti per violino di Beethoven e Čajkovskij, una registrazione avvenuta quando lei aveva 13 anni.
Vanessa Mae ebbe il suo debutto internazionale allo Schleswig-Holstein Musik Festival in Germania nell'anno 1988, e nello stesso anno fece il suo debutto in concerto suonando con la Philharmonia Orchestra a Londra.
Ma la giovane violinista anglo-asiatica si staccò presto dalla rigida etichetta conservatrice della musica classica.
Iniziò a sperimentare altri stili, ad avvicinarsi al pop, alla tecno-remix, apprese la pratica anche del violino elettrico, modificò il suo look divenendo sexy e maliziosa, cosa questa che le è facilitata essendo anche una bella ragazza.
Partecipò alla produzione dell'album "The Velvet Rope" di Janet Jackson suonando un assolo di violino nella canzone Velvet Rope. Il suo primo album pop, The Violin Player, fu realizzato nel 1995, ed è ancora considerato uno dei suoi migliori lavori della sua carriera musicale.
Nell'aprile del 2006, Vanessa Mae fu classificata, secondo la Rich List del Sunday Times, come la più benestante giovane intrattenitrice sotto i 30 anni nel Regno Unito, avendo un patrimonio di 32 milioni di sterline accumulati da concerti e vendite discografiche.
Vanessa Mae ha annunciato che il suo prossimo album (fra il 2007 e il 2008) sarà una raccolta di fantasie su brani famosi dal repertorio operistico.

Non mancano anche in questo caso i detrattori dell'artista, che la accusano di essersi "venduta" presto alla logica del mercato discografico e di aver messo a disposizione di stili che ci stanno come i cavoli a merenda la sua abilità e il suo talento musicale.
Di seguito c'è una sua interpretazione "classical-moderna" di uno brano famoso, la Toccata e Fuga in Re Minore di J.S. Bach, eseguita alla Royal Philarminik Orchestra di Berlino.
Qualcuno di voi conosce questa artista?

Queste cagate le facevano gli Ekseption e poi la disco music negli anni 70.

Mi sembra la Bocelli del violino

Scusa, perchè "cagate"?
Non ci può stare un brano classico accompagnato e riarrangiato in maniera moderna?
Inoltre, la mia domanda è: Vanessa Mae è una mediocre violinista che mescola stili differenti ottenendo un "pastone" che il musicalmente ignorante grosso pubblico ben accetta, oppure è una buona violinista "svenduta" alla concorrenza??
A me non sembra che suoni male, sullo stile possiamo discuterne.
Ma se uno strumento non lo sai suonare o lo suoni aprossimativamente, non ci sono santi.
Mi pare che la tecnica lei, la possieda.

scusa alex ma la toccata e fuga in Rem fatta in quel modo da tanto di prodotto per Samurai.
Che sappia suonare il violino non sposta di una virgola la mia considerazione.
Poi se a qualcuno piace... beh, a me picciono i pooh

Belìn, che talebano che sei....
Mica c'è solo una maniera di interpretare un brano...allora buttiamo al rogo anche i Rondò Veneziano e tanti altri....praticamente tutti quelli che provano a re-interpretare i brani classici.

Un Forum di TALEBANI MUSICALI!!
Dove sono capitato!!

Caro Alex, devi sapere che dopo aver visto il tuo filmato avevo gia' scritto un post di commento, ma poi ho deciso di non mandarlo perche' ero stato gia' abbastanza cattivello con Allevi e Bocelli, e non voglio fare quello che ce l'ha con il mondo.

Tanto sapevo che I MIEI FIDI PARDS avrebbero adeguatamente risposto anche per me, e non mi hanno deluso...

Pero', se (molto correttamente) metti la cosa sul piano della domanda tecnica, ti posso dare una risposta anche subito (il violino e' uno dei pochi strumenti che non so suonare, ma per le mie frequentazioni e' quello che conosco meglio, tra quelli classici).

And the answer is.....
WHO KNOWS?!

Incuriosito dal tuo video (la curiosita' morbosa di quelli che si fermano a guardare gli incidenti stradali... ), sono andato a cercarmela su YT, e GUARDA CASO, le prime 60 (SESSANTA) proposte (tre paginate) sono TUTTE "fantasie" (parafrasi? comunque sono tutti eufemismi) come quella che hai messo di Bach, DEL TUTTO PRIVE (credimi sulla parola) del benche' minimo ostacolo tecnico.

Ma NEANCHE UNA che sia un pezzo composto originariamente per violino ed eseguito com'e' scritto, e quindi sul quale si possa giudicare e confrontare.

E tu capisci che questa scelta di non esporsi E' GIA' una risposta.

Poi, ho guardato meglio, e per la verita' un pezzo c'e', e proprio di Bach, la Partita n.3.

Bene, ammetto che, prima di ascoltarlo, gia' con la presenza di questo (UNO su NONSOQUANTIMILA film, eh!) comunque mi ha riguadagnato qualche punto.

E allora ascoltiamolo:
https://www.youtube.com/watch?v=4g5Q1p6C7ho

Pieno di errori e stonature, ma voglio perdonare tutto; ma l'IDEA del pezzo dov'e'?
Non c'e' bisogno di essere esperti; basta confrontare a orecchio, ad esempio con questo:
https://www.youtube.com/watch?v=BqLNabqwBtM

oppure questo:
https://www.youtube.com/watch?v=ruu1JqRPPic

oppure questo:
https://www.youtube.com/watch?v=yxp3fuvkwCY&feature=related

Sono maestri tra i piu' grandi di tutti i tempi; ma siccome nessuno di loro ha mai guadagnato un decimo di quel che guadagna lei, il confronto va fatto ed e' impietoso.

Il primo, Nathan Milstein, e' un fiorettista che ti infila a ogni battuta senza neanche sudare.

Il secondo, Iascha Heifetz, e' un uragano geometrico.

Il terzo, Christian Ferras, e' un impressionista che fa respirare il pezzo quasi sottovoce.

Lei, poverina, e' la macchina da cucire Singer a pedale della nonna, quella che si chiudeva nel tavolino.
Attaccata con le unghie a cercare di tenere il tempo senza sbagliare, se effettivamente non sbagliasse sembrerebbe tutt'al piu' un file MIDI; e in piu' sbaglia.
Morale: ci ha provato, ok (NON sottovaluto il coraggio, e gliene do merito ), e al saggio di fine anno magari la sufficienza la prende, ma se mi chiedi se e' brava o no posso serenamente rispondere di no; non una schiappa, ma non piu' che mediocre: allieva, piu' che maestra o concertista.

E la risposta e' quella alla tua domanda tecnica; poi per l'espressione artistica e la scelta di quei pastiches para-classici mi fermo e mi astengo, a ognuno piace quel che gli piace.

Facciamo la pace: ascoltiamocelo direttamente da Bobby McFerrin e brindiamo all'anno nuovo!
https://www.youtube.com/watch?v=7vNB5d8cU1Y&feature=related

A parte il fatto che, parlando di Vivaldi, non devi mica pensare a quel bradipo di Ughi tirato in ballo per Allevi.

Oggi (ma da quasi vent'anni...) i suoi migliori interpreti in assoluto (lo dico serenamente, pacatamente anche se si tratta di miei amici carissimi giu' dal palco ancora piu' che sopra ), in ambito rigorosamente filologico, lavorando sui manoscritti dell'autore, lo suonano cosi':
https://www.youtube.com/watch?v=AEQrq1t2VSY
(a Nantes, 2003; schiacciate "guarda in alta qualità", alzate pure il volume, e se avete dubbi confrontatelo con QUALSIASI altra versione).

E allora, se il vero Prete Rosso, oggi come allora, fa venire una spanna di pelle d'oca anche alla poltrona , che bisogno c'e' di..."pasticharlo"?

Per quello dico, anche su Allevi , che a volte i "sottoprodotti" fanno successo perche' non si conoscono gli originali.
E che, se potessero servire da tramite propedeutico, allora non solo non li criticherei, ma li prescriverei due volte al di' (ciclo breve come gli antibiotici, pero': deve funzionare subito, se no puo' far male...).


Edited by el aleph - 31/12/2008, 09:39