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fabrizio De Andrè - Tutti morimmo a stento

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view post Posted on 25/9/2008, 18:27
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Amanuense

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Disco del 1968, mi sembra.

Tutte le canzoni dell'album mi sembrano veramente molto belle, specialmente il Cantico dei Drogati.
Molto belle le musiche, ma anche i testi.
Pensavo di annotare le frasi più belle, ma non so quale scegliere e non posso scrivere tutto.
Mi sto rendendo conto che De Andrè è stato davvero un grandissimo musicista ma anche un grandissimo poeta. :strettamani:
Come sempre lascio ad altri commenti più profondi.
Ho appena conosciuto De Andrè e lo ascolto generalmente mentre lavoro, con due piccole casse collegate al pc, per cui non posso ascoltarlo bene e solo quando faccio la lunga, due volte la settimana, e magari neanche sempre.
Ma meglio così di niente.

A voi, per ulteriori commenti.
 
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Paul the Templar
view post Posted on 25/9/2008, 19:08




Un album tra i più belli, difficili e poetici.
Tutti i testi e le musiche sono di Fabrizio, tranne La ballata degli impiccati, scritta con Bentivoglio e Il cantico dei drogati, scritta con Mannerini.
Un album in cui il tema centrale è la morte,accostata a tutto il campionario di umanità che Faber predilegeva; la morte che tronca ogni desiderio e anelito di vita, di felicità, in cui si agita un'umanità triste e sconsolata, quella degli umili e dei senza casa, dei senza affetto e dei poveri.

Cantico dei drogati

Ho licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell'anima e nel cuore.


La droga come antidoto al vuoto,che però genera altro vuoto; licenziare Dio e gli affetti non restituisce un senso alle cose, ma serve solo a morire più soli e disperati


Leggenda del Natale

E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale.


Straordinaria,terribile,la storia di un anziano che abusa di una ragazza,illudendosi cosi di recuperare la gioventu persa

Tutti morimmo a stento

Tutti morimmo a stento
ingoiando l'ultima voce
tirando calci al vento
vedemmo sfumare la luce.


Non è con l'odio che avremo un futuro;è questa la sintesi di un brano eccezionale.

Inverno

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.


Un album in cui De Andrè mostra una maturità assoluta, e che ebbe successo nonostante le tematiche assolutamente in anticipo sui tempi, con quegli intermezzi,recitativi e corali che ne fecero un album precursore dei concept album che tanto andarono di moda negli anni 70.
 
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minuano
view post Posted on 25/9/2008, 20:55




Recitativo e corale sono due capolavori.
 
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nebulosa
view post Posted on 7/10/2008, 17:11




Bello!
Il primo album che ho conosciuto di De Andrè.
 
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view post Posted on 29/1/2009, 17:25
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Linotipista

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Invece, come dicevo in altro topic, questo risentito è piuttosto una delusione.
Innanzitutto gli arrangiamenti, da orchestra di Pippo Caruso. Anche i momenti che ti sembrano buoni (l'inizio di Inverno) vengono subito rovinati da entrate dozzinali, con un batterista da uccidere. e non parliamo dei due coretti di fanciulli: ma di chi è stata la sciagurata idea???
Ma anche la scrittura di Faber non mi entusiasma: una strana supponenza, un voler essere colto fino ai limiti del ridicolo (il villan, il giuoco..).
Salvo Inverno come miglior brano, ma avrebbe dovuto provare a risuonarlo dal vivo, come sta facendo an Morrison con Astral weeks.
Provate a risentirlo se non lo sentite da tempo.
 
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view post Posted on 29/1/2009, 17:34


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CITAZIONE (Spencer The Rover @ 29/1/2009, 17:25)
avrebbe dovuto provare a risuonarlo dal vivo, come sta facendo Van Morrison con Astral weeks

??
 
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view post Posted on 29/1/2009, 17:46
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Linotipista

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CITAZIONE (Frankie&Johnny @ 29/1/2009, 17:34)
CITAZIONE (Spencer The Rover @ 29/1/2009, 17:25)
avrebbe dovuto provare a risuonarlo dal vivo, come sta facendo Van Morrison con Astral weeks

??

Il mitico ha portato Astral Weeks dal vivo all'Hollywood Bowl. Il 7 febbraio esce il CD ed in seguito il DVD.
Non esclude un tour...
 
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view post Posted on 6/3/2009, 17:57
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CITAZIONE (Spencer The Rover @ 29/1/2009, 17:25)
Invece, come dicevo in altro topic, questo risentito è piuttosto una delusione.
Innanzitutto gli arrangiamenti, da orchestra di Pippo Caruso. Anche i momenti che ti sembrano buoni (l'inizio di Inverno) vengono subito rovinati da entrate dozzinali, con un batterista da uccidere. e non parliamo dei due coretti di fanciulli: ma di chi è stata la sciagurata idea???
Ma anche la scrittura di Faber non mi entusiasma: una strana supponenza, un voler essere colto fino ai limiti del ridicolo (il villan, il giuoco..).
Salvo Inverno come miglior brano, ma avrebbe dovuto provare a risuonarlo dal vivo, come sta facendo an Morrison con Astral weeks.
Provate a risentirlo se non lo sentite da tempo.

Più volte ho parlato di diversi periodi della produzione di De Andrè, e del diverso favore con cui guardo a quelli. In assoluto, con l'eccezione dello stupendo "Non al denaro, non all'amore, nè al cielo" ho sempre dichiarato la mia netta preferenza per il secondo e terzo Faber, quello che per capirci inizia con Rimini e finisce con Anime Salve. Del suo primo periodo (forse Tutti morimmo a stento è ancora una produzione Karim, o della successiva casa discografica poi fallita) conservo canzoni stupende e la sensazione di prove incerte.

Questo disco non mi piace (fatte salve le solite prerogative quando si parla di Faber): sono gli anni in cui sta disegnando la sua figura, e i debiti verso i francesi (nel senso più ampio, da François Villon all'onnipresente Brassens) sono strutturali. La critica che nel tempo mi sono sentito di portare a questo album non è tanto nella scelta del concept, quanto della contraddizione tra i temi scelti, che avrebbero dovuto indurre a vesti musicali più misurate e modeste, e l'assoluta mancanza di misura di un'orchestrazione di decine e decine di elementi spinta fino alla dilatazione, eccessiva e barocca, di qualcosa che per me doveva restare molto più cantautorale.

Insomma, non ve ne stupiate, ma non lo ascolto molto spesso: considerate le vette cui è arrivato Faber, questo è almeno in parte pesante e noioso.
 
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7 replies since 25/9/2008, 18:27   103 views
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