| CITAZIONE (hejira @ 2/1/2010, 15:07) CITAZIONE (WebMichi @ 2/1/2010, 13:36) Il titolo è, come dire, scelta marketing tra le meno azzeccate, ma il brano è tutt'altro che da buttare. Più in generale, le roots sono quelle della musica e della letteratura della Grande Depressione, appunto, che è una delle componenti ineliminabile della cultura americana contemporanea, e per molti versi tra le migliori. Mi stupisce la chiosa dello stradino: dove abbia sentito Velvet Underground e soci, proprio non riesco a capire... Ho riascoltato il pezzo per capire se mi era sfuggito qualcosa... la prima volta stavo lì, nell'attesa che succedesse finalmente qualcosa e che la nenia finisse: mi è parso un po’ meno brutto, ma l’effetto nenia è rimasto. A parte il gradimento personale, che lascia il tempo che trova, è che non riesco a trovare un vero valore musicale nel pezzo, nè come composizione, nè come vocalità, che in brani del genere vuol dire molto. Sicuramente il testo va ascoltato e gli va dato valore, ma l’effetto è quello della monotonia generale. Non discuto la lettura in chiave “depressione USA”, - la letteratura legata alla Depressione americana è una bellezza (penso a Faulkner e a Steinbeck, ovviamente), ma la musica di questi Mynx non mi pare si esprima agli stessi livelli. Preferisco di gran lunga il Ghost of Tom Joad di Springsteen. Tutto questo IMHO, naturalmente. Quanto al commento dello Stradino, credo che si riferisse a un mood, più che a delle assonanze, che si può trovare in alcuni pezzi dei Velvet, che però poi evolvono in ben altro. P.S. Fabio, sono d'accordo, Stand by Me fu un gran bel film Secondo me Leonard Mynx è concettualmente "figlio" di grandi figure come queste che, per mia esperienza personale, dividono il favore degli ascoltatori in maniera netta senza possibilità di di mediazione.
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