CITAZIONE (ravel @ 2/1/2006, 18:43)
Me ne piacciono parecchi ma sono sorpreso che nessuno abbia una parola per Chocolate kings il lavoro più bello (secondo me) della Pfm, l'ultimo con Pagani e un cantante finalmente "vero"...
ma davvero ti piace tanto?
all'epoca fu considerato un po' un canto del cigno in tono minore rispetto ai lavori precedenti.
ricordo la title track, un brano bello energico, ma il resto lo ricordo poco....
CITAZIONE (L'Aquila @ 2/1/2006, 16:03)
ma la Mitchell, con quest'album, ha toccato davvero vette altissime scrivendo musiche assolutamente non usuali. Lo accomuno sempre istintivamente ad "If I could only remember my name" di David Crosby del 1971, stessa "anima sonora" ... D'altra parte, visto che i due stavano assieme, è anche ovvio sentire delle comunanze artistiche.
Hejira è un lavoro importante nel percorso fatto da JM, quello che apre la porta sul suo periodo cosiddetto jazz, in cui lei inizia a collaborare con musicisti come Pastorius e Shorter.
Accomunarla a Crosby e soci dei tempi di IF I COULD (altro disco splendido) è facile, anche perchè nel gruppo di musicisiti che collaborarono a quel disco c'era anche lei. Come non ricordare la sua voce nei cori di Laughing o Music is Love? stava con Crosby? Ma non stava con Nash? Forse stava con tutti e due.... tra tutti, credo interpretassero in senso stretto l'idea di amore libero.
Certo, la Mitchell di Hejira aveva musicalmente poco a che vedere con la Mitchell folk singer del '70, ma questo è il bello della carriera di un'artista poliedrica come lei.