Allora, oggi ho dovuto lasciare Laurel Canyon per andare in fiera a travagliare tutto il giorno e non ho potuto (ri)aprire la discussione iniziata nella sede sbagliata, che tanto mi sta a cuore.
Il quesito è sempre lo stesso: un quarantenne o giù di lì, amante da una vita della buona musica, che cosa può ascoltare oggi che provenga da artisti GIOVANI (non con 25/35 anni di carriera alle spalle) e che mantenga livelli qualitativi elevati?
Per capire meglio il percorso che mi ha portato al quesito, sono doverose alcune considerazioni:
ho 43 anni e un percorso musicale che ritengo simile a quello di molti di noi: primi LP acquistati in autonomia a 11/12 anni, Deep Purple, progressive inglese e italiano, Ciao 2001, Popoff su Radio2 con Massarini e Massimo Villa che mi hanno iniziato alla West Coast, al Jazzrock, al primo Springsteen e poi il riappropriarsi del jazz sentito sui dischi di papà, con un lento ma inesorabile consolidamento su quel manipolo di artisti preferiti a partire dalla fine degli anni ‘70/primi ’80, con excursus, scoperte e riscoperte occasionali di musicisti per lo più datati. Voglio cioè dire che l’entusiasmo della scoperta, dell’approfondimento che avevo nell’adolescenza è andato calando, e ormai da molti anni non riesco più a gridare al miracolo di fronte a qualche cosiddetta nuova stella.
Il modo di concepire, produrre, promuovere e, soprattutto il modo di far fruire musica a noi ascoltatori è profondamente cambiato dall’avvento delle radio libere in poi, passando attraverso MTV fino agli MP3, ai Cd messi in internet prima che sul mercato. Quindi quello che oggi gira non può più essere recepito come quanto prodotto in precedenza
Noi stessi ascoltiamo musica in modo diverso, rispetto alla nostra adolescenza. Abbiamo impianti sempre più sofisticati, ma sempre meno tempo a disposizione e mille altre cose su cui concentrarci nell’arco della giornata, che ci costringono spesso ad ascolti distratti. quindi, è più facile e confortevole "cascare" sempre su quegli artisti, con cui ormai una tale familiarità da poterti permettere anhce ascolti unpo' più "rilassati"
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma: dopo 30 anni e passa che ascolti musica ti rendi conto che c’è ben poco di nuovo e quando va bene ti trovi di fronte a musicisti che “filtrano le influenze del rock anni ’70 (del be-bop, del pop, del gospel, ecc…) attraverso la personale sensibilità, ecc…”, quando va male…va veramente MALE per le tue orecchie.
Ciò detto: è un problema mio, che ho ormai perso la voglia e/o la capacità critica per scovare cose buone in giro, oppure c’è una oggettiva penuria di novità interessanti?
Ditemi, per favore,cosa ascoltate di nuovo, amici forumisti: forse, se piace a voi, può darsi che piaccia anche a me.
Grazie e saluti&baci a tutti.
Hejira