Non mi sembra ve ne avessi parlato, perchè in quel momento mi sembrava che il topic fosse diventato "i libri che legge Spencer": ora si è un po' ravvivato.
Ieri sera comunque sono andato ad un incontro con Carmine Abate, che aveva vinto il Campiello l'anno scorso con La collina del vento, e mi ha ricordato piacevolmente questo romanzo.
Ch è più breve del precedente, che era proprio un "romanzone" che abbracciava un periodo di tempo piuttosto lungo.
Qui siamo a un romanzo di formazione, che narra la storia di questi giovani d'estate in Calabria. E la sua Calabria è davvero la grande protagonista del romanzo, con i suoi venti, le sue piante, i suoi profumi...
E, come spiegava ieri, questo continuo rimando alle figure di chi va e chi viene: lui ha vissuto tanti anni da emgrante in Germania, scrivendo anche in tedesco.
Bella poi questa storia di Carfizzi, in provincia di Crotone, dove gli albanesi centinaia di anni fa hanno lasciato un dialetto, l'arberesh, che i bambini ancora della sua generazione imparavano come prima lingua: all'inizio della scuola la maestra chiamava una bambina di quinta a far da traduttrice perchè non capivano neppure "facciamo l'appello"